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domenica 25 dicembre 2011

Panettone farcito allo zabaione

panettone farcito allo zabaione,panettone,panettone farcito,panettone di natale,dolce di natale,dolce natale,cioccolato,panna,Ingredienti per 4 persone:

quattro tuorli,
100 g di zucchero,
marsala,
quattro grandi fette di panettone,
una tavoletta di cioccolato,oppure cacao, 
un bicchiere di panna,
quattro ciliegine candite.

Preparazione:

Ponete in una casseruola i quattro tuorli con lo zucchero e montateli con una piccola frusta. Quando saranno gonfi e spumosi, diluitelo con quattro mezzi gusci d’uovo pieni di marsala, mescolando bene,

trasferite la casseruola sul fuoco (o mettetela a bagnomaria) e, mantenendo la fiamma al minimo, continuate a mescolare finché la crema non accenna a bollire. Togliete allora il recipiente dal fuoco e lasciate raffreddare. Fate tostare le fette di panettone, grattugiate il cioccolato e montate la panna. Non appena lo zabaione sarà freddo, sistemate le fette calde di panettone sul piatto da dolci, irroratele di zabaione, cospargete la superficie di cioccolato grattugiato,oppure cacao e mettete al centro di ogni fetta uno sbuffo di panna e sopra questa una ciliegina candita. Portate subito in tavola.

Panettone fatto in casa alla Milanese

Eccovi la ricetta tradizionale  del panettone alla Milanese classico. Per chi vuole cimentarsi nel realizzare il panettone fatto in casa, e per poter avere la soddisfazione di averlo fatto con le proprie mani , anche se la preparazione del panettone risulta particolarmente lunga e laboriosa, forse per questo, quasi sempre si preferisce comperare il panettone già preparato.

panettone alla milanese.jpg

Ingredienti:

850 g di farina 00,
180 g di burro sciolto,
180 g di zucchero,
100 g di lievito di birra,
70 g di uva sultanina ammorbidita in acqua tiepida,
50 g di scorza d'arancia limone candite,
4 tuorli d'uovo e 1 uovo intero,
poco burro per la placca, sale.

Fate sciogliere in una ciotola con poca acqua tiepida il lievito e mettetelo in una terrina con 100 g di farina, mescolate con la forchetta e lavorate rapidamente la pasta in modo da ottenere un panetto piuttosto morbido che mettete in una terrina leggermente infarinata e lascerete lievitare in ambiente caldo per tre ore, coperto con un tovagliolo.
Impastate quindi il panetto con altri 100 g di farina e poca acqua tiepida e fate ancora lievitare nello stesso modo per altre due ore.
Con la farina rimasta formate sulla spianatoia la fontana mettete al centro il burro sciolto a

calore moderato, lo zucchero, i quattro tuorli d'uovo e uno uovo intero con un pizzico di sale.
Lavorate con energia per circa 20 minuti o fino a quando vedrete formarsi delle bollicine nella pasta, che dovrà essere ben soda.
Aggiungete il composto lievitato e impastate il tutto fino a che la pasta si staccherà dalla spianatoia.
Strizzate e asciugate l’uvetta, tagliate i canditi a dadini e unite tutto all'impasto lavorando ancora la pasta, in modo che ingredienti siano uniformemente distribuiti e l’impasto risulti soffice e lucido.
Formate una pagnotta rotonda e non troppo alta, circondatela con la fascia di cartoncino, ponetela sulla placca del forno leggermente imburrata e fatela lievitare in un luogo caldo per altre quattro ore o sino a che avrà raddoppiato il suo volume.
Con la punta di un coltello ben affilato formate una incisione a croce sulla pagnotta, mettete al centro un fiocchetto di burro e passate in forno ben caldo per tre quarti d'ora o fino a quando, infilando nell'impasto un bastoncino da spiedino questo uscirà perfettamente asciutto, e la crosta avrà assunto il tipico colore bruno leggermente bruciato lasciate raffreddare completamente prima di servirlo.

Sformato di amaretti con salsa allo zabaglione

È un ottimo dessert al cucchiaio adatto anche per occasioni importanti, come Natale e Capodanno.

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100 g di zucchero,
80 g fecola,
1/2 l di latte,
100 g di amaretti,
3 uova.

Per lo zabaglione:
3 uova,
2,5 dl di Marsala,
70 g di zucchero.

Preparazione:

Mettete gli amaretti a bagno nel latte. Mettete in una casseruola lo zucchero, la fecola e diluite con il latte. Passate gli amaretti ammorbiditi nel passaverdure e uniteli al latte. Portate la casseruola su fuoco dolce e, continuando a mescolare, fate cuocere per una decina di minuti. Togliete dal fuoco e lasciate intiepidire. Incorporate quindi prima i 3 tuorli, poi gli albumi montati a neve ben ferma. Imburrate e infarinate uno stampo, versatevi il composto e fate cuocere a bagnomaria in forno. La cottura sarà al punto giusto quando, introducendo la lama di un coltello, la ritirerete completamente asciutta. In una casseruola a bagnomaria mettete 3 uova, 70 g di zucchero e 1/5 di Marsala, continuate a lavorare velocemente fino a quando comincerà a ispessirsi: attenzione non deve assolutamente bollire! Sformate il dolce di amaretti sul piatto di portata e servitelo tiepido o freddo, mentre lo zabaglione va servito in una salsiera a parte e caldo.

 

lunedì 19 dicembre 2011

Pitta'nchiusa Calabrese

Se volete usare l'immagine della "Pitta'nchiusa"non dimenticate di citarne la fonte,grazie.

La pitta'nchiusa o pitta 'mpiglata è un dolce tipico Calabrese ,che non tutti conoscono .Infatti ci sono moltissimi tipi di ricetta questa è l'originale almeno per quanto riguarda la zona in cui viene fatta, infatti vi sono paesi della Calabria in cui la ricetta varia di molto con ingredienti diversi, questa invece è quella che faccio io.
Infatti questo dolce ha origini antichissime,si usa farla il periodo Natalizio e viene fatta , soltanto nelle province del Catanzarese, la ricetta non e semplice , ci vuole tanta pazienza e buona volontà.Le Dosi Sotto elencate si possono dimezzare se volete una piccola quantità di dolce.

Ed eccovi svelato il segreto della ricetta.

domenica 18 dicembre 2011

Biscotti all'uva passa

biscotti all'uva passa,biscotti,biscotti di natale,dolcetti di natale,uva passa,pasticcini all'uva passa,Ingredienti per circa 45 biscotti:

Per l’impasto:
250 g dì farina
150 g di burro
130 g di zucchero
2 uova
100 g di uvetta
2 cucchiai di brandy
1 presa di noce moscata
buccia grattugiata di limone non trattato

Preparazione:

Ammorbidite l’uvetta nei brandy per 20 minuti. Montare a spuma il burro, unire lo zucchero e le uova. Incorporare la farina, la noce moscata e il limone, quindi aggiunte delicatamente l’uvetta sgocciolata . Ricavare delle palline utilizzando due cucchiaini e dispone su una teglia coperta con la carta da forno. Cuocere in forno preriscaldato a 200 per 10 minuti.

 

lunedì 12 dicembre 2011

Panpepato

Il panpepato è una specialità  dolce umbro, comunque conosciuto un pò in tutto il centro Italia. Si prepara in prevalenza nel periodo Natalizio .eccovi la ricetta

panpepato.jpgIngredienti: per sei persone

150 g di burro, 200 g di zucchero,
una bustina di zucchero vanigliato,
sale, quattro uova, un cucchiaino di noce moscata grattugiata,
un cucchiaino di chiodi di garofano macinati,
due cucchiaini di cannella in polvere,
la scorsa di mezzo limone, e di mezza arancia,
200 g di farina, 200 g di fecola,
40 g di cacao, mezza bustina di lievito,
cinque cucchiai di latte,burro per ungere,
pangrattato per cospargere la tortiera
due cucchiai di zucchero a velo.

Preparazione:

Mettete il burro in una terrina e montatelo a Crema con una spatola o con un battitore elettrico, poi incorporatevi piano piano lo zucchero, e lo zucchero vanigliato, il sale e le uova. Profumate la crema con la noce moscata, i chiodi di garofano macinati la cannella in polvere e la scorta grattugiata di limone e di arancia, amalgamando bene il tutto.
Unite infine la farina mescolata con la fecola, il cacao e il lievito, versando il miscuglio poco per volta e alternandolo con il latte.
Ungete bene una tortiera dal bordo sgonciabile, cospargetela con il pangrattato scuotendola per eliminare l'eccesso, versate l'impasto nella tortiera, mettetelo in forno già caldo e lasciatelo cuocere per un'ora a 200°. Trascorso questo tempo, sfornate il panpepato, lasciatelo raffreddare su una griglia e spolverizzatelo con zucchero a velo.

 

 

Panforte

Il Panforte,è un dolce  tipico che viene preparato nel periodo natalizio  anche se originario di Siena, ormai viene preparato e consumato un po' in tutta Italia, eccovi la ricetta.
 

panforte1.jpg

Ingredienti:

150 g di farina 00,
150 g di zucchero a velo,
150 g di miele,
100 g di gherigli di noci pelati,
200 g di mandorle dolci pelate,
40 g di cedro candito,
200 g di zucca candita o di arancia,
½ cucchiaino di cannella in polvere,
un pizzico di spezie miste, un cucchiaino raso di semi di coriandolo in polvere,
un cucchiaio di zucchero vanigliato,
15 ostie grandi.

Scottate le mandorla e le noci in una pentolino con acqua bollente, scolatele e asciugatele, disponetele sulla placca e

panforte2.jpgpassatele in forno caldo a 200° quando le avrete ben tostate toglietele , tagliuzzatele a pezzetti e mettetele in una terrina.
Tagliate a striscette il centro e la zucca candita e unite tutto alle noci, aggiungete le spezie miste e i semi di coriandolo e, sempre mescolando, la farina tenendone da parte un pugno.
Mettete a cuocere in un recipiente di rame o in una casseruola di acciaio inossidabile a fuoco bassissimo, lo zucchero a velo tenendone da parte , un cucchiaio d'acqua e miele, mescolando continuamente con una spatola di legno, ma facendo attenzione  che il composto non si attacchi al fondo.
panforte3.jpgQuando vedrete che è lo zucchero e il miele cominceranno a formare delle piccole bolle, prendete uno stecchino e immergetelo prima nello sciroppo, poi subito nell'acqua fredda se si formerà una pallina dura lo sciroppo sarà pronto.
Togliete la casseruola dal fuoco e versatevi il composto di farina e frutta, mescolando bene con la spatola di legno.
panforte4.jpgFoderate la tortiera con le ostie, versate il composto livellandone la superficie con la lama di un coltello inumidita e cospargetelo con il cucchiaio di zucchero tenuto da parte. Ponetelo in forno basso 150° e lasciatelo cuocere per circa 30 minuti.
Quando sarà cotto toglietelo dal forno, ritagliate con le forbici le ostie che avanzano dal panforte, spolverizzate con lo zucchero vanigliato e lasciate raffreddare prima di servire.

N. B. Il panforte si può preparare anche senza miele, aumentando però la dose dello zucchero, sciolto in pochissima acqua, o utilizzando al posto delle noci le nocciole pelate. Volendo potete anche aggiungere 30 g di cacao in polvere.
È consigliabile cuocere a forno molto basso, perché il panforte non deve colorire. È un dolce che può essere conservato per diverse settimane, si è tenuto in scatola chiusa, a temperatura ambiente.

 

 

 
 

Pane al miele

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150 g di miele,
mezzo litro di latte,
40 g di lievito di birra,
un pizzico di sale,
750 g di farina, tre uova,
20 g di burro,
20 g di pan grattato,
una bustina di zucchero a velo.

Preparazione:

Mettete il miele in una ciotola, unitevi poco alla volta il latte tiepido e amalgamate accuratamente; aggiungete il lievito di birra, fatelo sciogliere e insaporite con un pizzico di sale. Ponete la farina al centro

della spianatoia e unitevi poco alla volta il composto. Lavorate l’impasto, come se si trattasse di pasta da pane, finché non compariranno delle bolle di lievitazione; copritelo con un canovaccio e mettetelo a lievitare in un luogo tiepido per 1 ora. Imburrate una tortiera oppure la placca del forno, spolverizzatela di pangrattato e ponetevi l’impasto, dandogli una forma a cupola. Fate cuocere in forno, a 200, per circa 1 ora. Togliete il dolce dal forno, fatelo raffreddare, spolverizzatelo di zucchero a velo e servite. Il  pane al miele è ottimo anche molti giorni dopo la preparazione.

sabato 10 dicembre 2011

Palline dolci al cacao ( Dolce senza cottura)

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150 g di mandorle pelate,
150 g di zucchero,
40 g di cacao amaro,
due bicchierini di maraschino,
un albume, zucchero a velo.

Preparazione:

Mettete le mandorle pelate sul tagliere e tritatele molto finemente. Rovesciate il trito in una terrina e incorporatevi poco alla volta lo zucchero. Appena gli ingredienti saranno ben mischiati, unite il cacao,

facendolo cadere a pioggia da un setaccino. Irrorate con il maraschino e infine incorporate l’albume montato a neve, ben soda. Rimestate delicatamente il tutto, fino ad ottenere un composto omogeneo e ben amalgamato. Se l’impasto fosse eccessivamente duro, ammorbidite con qualche altra goccia di maraschino; nel caso contrario, aggiungete ancora un po’ di zucchero. Formate quindi delle palline grosse come una noce e sistematele sul piatto da portata: spolverizzate con abbondante zucchero a velo e tenete in frigorifero 1 ora, prima di servire.

giovedì 8 dicembre 2011

Biscotti con cioccolato a scaglie

biscotti al cioccolato.jpgIngredienti:
250 g di burro,
500 g di farina 00,
quattro tuorli,
150 g di zucchero,
un pizzico di sale,
un cucchiaio di rum,
mezza bustina di lievito per dolci,
200 g di cioccolato in scaglie.


Per la preparazione:

Biscottini da appendere all'albero di Natale

 

 

biscotti Albero di1.jpg

Eccovi un' allegra e divertente idea, che piacerà sicuramente ai vostri bambini, e cioè dei biscottini da appendere all’albero di Natale,per creare subito l’atmosfera di festa, in modo originale e goloso.
Prepararli non è difficile, se volete qualcosa di sbrigativo potete utilizzare la pasta frolla già pronta, da ritagliare nelle forme natalizie che preferite, ricordatevi solo di praticare un piccolo foro infilate nei dolcetti ancora crudi un

lunedì 5 dicembre 2011

Mostaccioli Calabresi

 

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LE ORIGINI, e la ricetta.

Cosa dire di questa bellissima ricetta, Tenuta da sempre segreta ! e mai svelata neanche nei libri di ricette, è un dolce tradizionale di Soriano Calabro, e Serra san Bruno.Il dolce ha origine antichissime è un intreccio tra storia e leggenda tramandata negli anni da padre in figlio in generazioni.
La leggenda ne assegna la diffusione ad un monaco misterioso, apparso all’improvviso e sparito nel nulla,che li avrebbe offerti generosamente ad una popolazione contadina e povera come quella di soriano.
Per la storia invece , l’introduzione dei mostaccioli si attribuisce ai monaci certosini del centro di S. Stefano in Bosco vicino Serra S. Bruno.Poi ai Domenicani del convento appunto di S. Domenico , sorto nel 1510 che hanno insegnato , sostenuto  tra gli artigiani locali l’arte pasticcera, fiorente tra il 600 ed il 700 infatti tante sono di svariate forme riprodotte dai ( mastazzolari) cosi detti quelli che lavorano con le mani un comune impasto.
Le idee che poi vengono trasformate in immagini fantastiche , espressione di vita quotidiana, di oggetti comuni, di leggende, sono simboli del fluire del tempo , della superstizione, di miti di ricorrenze e di culto.
Forme libere , gruppi di animali, figure umane, e religiose.

Una collezione delle forme classiche di questi speciali biscotti è raccolta presso il Museo di Palmi ,il Museo nazionale delle arti e mestieri di Roma. In ogni caso incerta è l’origine dei mostaccioli , forse araba, anche se il nome deriva dal latino “mustacea” antica focacceria nuziale, o forse magno -greca.
Insomma questi fantastici biscotti sono presenti in tutte le fiere, e le sagre della Calabria, arrivano anche in Basilicata, Campania, Sicilia in nord Italia , all’estero,e ovunque risiedono emigrati profondamente legati alla propria terra,ai riti , alle feste patronali, al gusto e al fascino, che con il loro profumo e il loro essere possono trasmettere anche a notevole distanza, ed ora,passiamo alla ricetta , che cercherò di descriverla al meglio , almeno questa e quella che faccio io, con questo non voglio essere presuntuosa ho dirvi che la mia ricetta e come quella industriale , comunque sia , ha me vengono abbastanza buoni

 

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LA RICETTA

Ingredienti:

MIELE, FARINA 00 q.b. , ACQUA
Setacciate la farina sulla spianatoia, e versatevi una parte di acqua ,e tre di miele, sciolto a bagnomaria di inverno se è cristallizzato. D’estate si scioglie a freddo. Si amalgama il tutto con la farina ,
il miele funziona da dolcificante ed ha proprietà di ammorbidire la pasta che non deve risultare ne troppo molle e ne dura altrimenti può compromettere la buona riuscita dei mostaccioli, poi aiutandovi con un po’ di farina, per lavorare la pasta e i vari pezzi dal piano di lavoro .
Per poter realizzare le varie forme ,semplicemente con le mani ,si possono fare diverse figure come pesci, gallo, cavallo, aquila, elefante, palme, esse, paniere con fiori, corolla intrecciata,ecc.
Unico elemento decorativo dei pupazzi è la carta stagnola a piccoli pezzetti di colore diverso come rosso, verde, o argento.Una volta completate le forme adagiatele su delle teglie unte di olio oppure su teglie antiaderente.
I tempi di cottura sono comunque in funzione allo spessore della forma quindi possono variare per le forme più piccole minore sarà il tempo di cottura,per quelle più grandi in generale la cottura e di 20 minuti circa a 180° gradi ,finche diventino dorate in superficie, e importante la cottura a calore moderato per evitare spaccature o lesioni che rendono il prodotto antiestetico,conseguenza proprio delle temperature troppo elevate.
A cottura ultimata i biscotti si lasciano poi raffreddare, senza farli piegare, o spezzare.
Poi si avvolgono in cellofan per consentire al prodotto croccantezza, e una buona conservazione nel tempo.
Infatti si possono conservare per parecchi mesi.

Croccantini ai pinoli

croccantini1.jpgIngredienti: per 8 persone:

1 uovo
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 pizzico di sale
100 g di farina
1 cucchiaino di lievito
30 g di pinoli

per la copertura:
50 g di zucchero di canna
olio per friggere

 

Mettete in una terrina uovo, zucchero di canna e sale; mescolate con una frusta, dopodiché aggiungete le polveri e i pinoli. Mescolate con una spatola di gomma poi continuate a lavorare la pasta con le mani, raggruppandola.

Stendetela su una spianatoia ben infarinata fino a ottenere uno spessore di circa 7 mm. Tagliatela a listarelle, dopodiché arrotolatele. croccantini2.jpgFriggetele nell’ olio finché saranno dorate e croccanti. Nel frattempo, mettete in una padella 50 g di zucchero di canna e 2 cucchiai di acqua, poi portate a ebollizione.
Quando inizierà a bollire, buttate i croccantini, rigirateli per qualche minuto nel caramello, poi trasferiteli su un vassoio e lasciateli raffreddare a temperatura ambiente
prima di servirli in tavola. A piacere,si possono sostituite i pinoli con le arachidi tostate.

croccantini3.jpgcroccantini4.jpg

Pandolce genovese

pandolce genovese.jpgDOSI PER 6 PERSONE:

500 g di farina bianca
125 g di zucchero
150 g di burro
50 g di pasta da pane lievitata
acquistata pronta dal panettiere)
30 g di pinoli
30 g di pistacchi sgusciati
30 g di uva sultanina,
ammorbidita in acqua tiepida
zucca candita (o arancia candita,) tagliata a pezzettini
pizzico di semi di finocchio bicchiere di marsala
1 cucchiaino di acqua di fior d’arancio
burro e farina per la placca da forno
sale

Preparazione:

Mettete sulla spianatoia 200 grammi di farina con un pizzico di sale e impastatela con la pasta da pane lievitata e con qualche cucchiaio di acqua tiepida, in modo da ottenere un panetto morbido che metterete a lievitare in luogo tiepido per Otto ore circa in una terrina infarinata, coperta con un tovagliolo.
Trascorso questo tempo fate sciogliere in una casseruolina il burro a lieve calore; disponete a fontana sulla spianatoia il resto della farina con un altro pizzico di sale e versate al centro il burro, il marsala, l’acqua di

fior d’arancio e lo zucchero; mescolate bene gli ingredienti e aggiungete il panetto di pasta lievitato. Impastate bene e a lungo con le mani, aggiungendo, se occorre, qualche cucchiaio d’acqua tiepida in modo da ottenere una pasta ben lavorata e soffice. Unite i pinoli, l’uva sultanina ben strizzata, i pistacchi, la zucca candita, i semi di finocchio e continuate a lavorare ancora la pasta con energia per almeno un quarto d’ora o più, sino a ottenere un impasto ben omogeneo al quale darete la forma di una grossa pagnotta rotonda piuttosto bassa. Imburrate e infarinate leggermente la placca e disponetevi la pagnotta, fasciandola tutto intorno con il cartoncino in modo che non si allarghi troppo durante la lievitazione. Ponete il pandolce a lievitare per dodici ore in ambiente tiepido, coperto con un tovagliolo. Terminata la lievitazione formate con la punta di un coltello affilato, al centro, una croce e passate subito in forno già caldo per circa un’ora. Estraete il dolce e lasciatelo raffreddare prima di toglierlo dalla placca.

 

 

 

 

venerdì 2 dicembre 2011

Bon bon al cioccolato bianco

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Ingredienti:

250 g di mandorle,
50 g di pistacchi,
4 albumi,
150 g di zucchero,
100 g di miele,
1 arancia,
1 mandarino non trattato,
1 limone non trattato,
200 g di cioccolato bianco,
1 pizzico di sale.

Preparazione:

Grattugiate la buccia degli agrumi, quindi spremeteli.  In  una terrina montate a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale. Versate in un tegame lo zucchero e il miele e fate cuocere a fuoco

bassissimo mescolando fino a quando, facendone cadere un poco in acqua fredda, solidifica tornando a galla. A questo punto spegnete la fiamma e versate le mandorle e i pistacchi scaldati 6-7 minuti in forno e tritati, le bucce degli agrumi grattugiate e gli albumi montati. Mescolate bene fino a quando il composto non sarà tiepido. Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato bianco , poi prendete a cucchiaiate il composto di mandorle e, con le mani bagnate nel succo degli agrumi, formate delle palline. Immergetele velocemente nel cioccolato fuso e mettetele ad asciugare su una griglia. Appena il cioccolato si sarà solidificato, sistemate i bonbon in pirottini di carta.

domenica 6 novembre 2011

Biscotti tostati alle mandorle e cannella

Sono dei biscotti simili come forma ma non come sapore ai famosi cantucci ,visto che il procedimento è uguale,infatti  devono cuocere due volte, così da tostare i biscotti. Sono buonissimi croccanti e al sapore di mandorle e cannella.

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500 gr di farina 00
150 gr di zucchero
150 gr di miele
280 gr di mandorle
15 gr di bicarbonato
100 gr di acqua
La scorza d'arancia o essenza d'arancia
pepe,cannella

Preparazione:
Mettere in una terrina tutti gli ingredienti ,miele,zucchero,mandorle, cannella  scorza d’arancia grattugiata o aroma, un po’ d’acqua  ed infine la farina con il bicarbonato. Mescolateli con cura come si

fa per la pizza formate con l’impasto  un pastone, mi raccomando va impastato a mano se l'impasto è duro unite ancora acqua fin quando l'impasto è più morbido ma sempre sodo dandogli la forma di un salame. Collocatelo in una teglia con carta da forno,e infornare a 200° per 20' fate la prova stecchino. Aspettare che si raffredda ma non più del dovuto altrimenti non si può tagliare,  tagliarlo a fette. Ricollocare le fette sulla teglia e fatele tostare da ambedue le parti, ora fatele raffreddare  e servite.

 


 

venerdì 25 febbraio 2011

Capretto con uova e pisellini

Capretto con uova e pisellini.jpgIngredienti:
un kg di capretto già tagliato a pezzi regolari
40 g di lardo
una cipolla
200 g di pisellini sgranati (anche surgelati)
2 uova
60 g di pecorino
un  ciuffo di prezzemolo
vino bianco
mezzo limone
olio sale, pepe.

Preparazione:

Lavate i pezzi di capretto, asciugateli con carta da cucina e fateli rosolare in una casseruola con 4 cucchiai di olio e con il lardo tritato. Salateli, pepateli, sgocciolateli con un mestolo forato e

teneteli da parte. Il lardo può essere sostituito con la stessa quantità dl pancetta tesa. 
Nella stessa casseruola fate soffriggere la cipolla affettata, versando di tanto in tanto qualche cucchiaio di acqua,finché sarà morbida, ma non fritta. Rimettete i pezzi di capretto nella casseruola, bagnateli con un bicchiere di vino proseguite la cottura per circa un’ora e mezzo. Se il fondo di cottura dovesse restringersi troppo, unite qualche cucchiaio dl acqua calda. Scollate i pisellini in acqua bollente salata e sgocciolateli. Un quarto d’ora prima di terminare la cottura del capretto, unite i pisellini e mescolate. Sbattete le uova con qualche goccia di succo di limone, sale, abbondante pepe appena macinato, il prezzemolo tritato e il pecorino grattugiato. Togliete il capretto dal fuoco, versatevi il composto di uova, mescolate perché si rapprenda un po’ e servite.

 

martedì 30 novembre 2010

Code di gambero con i carciofi

CODE DI GAMBERO CON I CARCIOFI.jpgIngredienti:

600 g di code di gambero
6 carciofi
200 g di punte di asparago surgelate
100 g di verdure miste sott’aceto
1 cavolfiore, cetriolini, cipolline
un Limone ‘
olio extravergine d’oliva
sale


Preparazione:

Pulite i carciofi eliminando i gambi, le foglie più dure, le spine e il fieno interno. Tagliateli a fettine e lessateli per

15 minuti in acqua salata e acidulata con il succo del limone. Nel frattempo, lessate in acqua bollente salata anche gli asparagi e, a parte, i gamberi sgusciati
Sgocciolate i 3 ingredienti e metteteli in una ciotola con le verdure sott’aceto tagliate a pezzetti. Condite con un filo d’olio e un pizzico di sale.

lunedì 15 novembre 2010

Sogliola e capesante all'arancia

Sogliola e capesante all'arancia.jpgIngredienti:

600 g di filetti di sogliola
12 capesante senza guscio (anche
congelate)  4 arance
un porro
20 g di burro
un  cucchiaio di zucchero
sale, pepe

Preparazione:

Arrotolate i filetti di sogliola e fissateli con uno stecchino. Pelate al vivo le arance e affettatele raccogliendo il succo. Affettate il porro (la parte bianca e un po’ di quella verde). In una padella, fate

ammorbidire a fiamma bassa la parte bianca del porro con il burro, unite la sogliola e, dopo 3 minuti, le capesante. Regolate di sale e cuocete ancora per 2 minuti. Versate in padella il succo delle arance miscelato con lo zucchero. Cuocete per altri 5 minuti e unite le fette di arancia. Dopo un minuto spegnete e decorate con la parte verde del porro.

 

 

Insalata in salsa di yogurt

INSALATA IN SALSA DI YOGURT.jpgIngredienti:

400 g di patate Lessate
200 g di barbabietola rossa cotta a vapore
un cespo di radicchio 
uno scalogno,
150 g di yogurt greco.
il succo di mezzo Limone
aneto o finocchietto
olio extravergine d’oliva
sale, pepe

Preparazione:

Spellate  la barbabietola e tagliatela a dadini. Riducete le patate

a cubetti. Lavate e asciugate le foglie del radicchio. Tritate lo scalogno
Miscelate lo yogurt con il succo di limone, lo scalogno, un filo di olio, sale, pepe e un po’ di aneto tritato finemente. Mescolate bene e lasciate riposare per 5 minuti. 3 Disponete a raggiera le foglie del radicchio e sistemate nel mezzo le patate disposte a cerchio e nel centro le barbabietole. Condite con la salsa allo yogurt e completate con qualche ciuffo di aneto.